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C'era una volta un Ministro, anzi questo Ministro imperversa sui social network.
Parliamo del Ministro della Famiglia, il Leghista Fontana che esordi' prendendosela contro le famiglie arcobaleno e oggi passa all'attacco contro la Legge Mancino.
Sono trascorsi due mesi dall'insediamento del Governo Conte, le esternazioni di Fontana iniziano a destare preoccupazione perchè non sono semplici opinioni ma rientrano in una strategia consolidata, quella di lanciare un messaggio che poi viene ripreso dalla stampa, dai social newtork per fare breccia nell'opinione pubblica.
Le posizioni di Fontana non sono isolate, rappresentano la summa della destra cattolica tradizionalista, quella per la quale i diritti civili hanno scardinato la centralità della istituzione famiglia. Le prime dichiarazioni da Ministro sono partite dal disconoscimento delle famiglie arcobaleno, che poi sono piu' di 100 mila se includiamo anche le unioni civili, una realtà affermatasi in Italia anni dopo altri paesi europei dove la nozione di famiglia, anche nell'immaginario comune, non si identifica piu' con quella tradizionale.
Piaccia o non piaccia, i diritti civili hanno preso atto di un bisogno reale, di situazioni diffuse e ramificate, il riconoscimento formale è arrivato con anni di ritardo.
Piaccia o non piaccia , il Movimento 5 Stelle rischia di far tornare indietro le lancette della civiltà con un Governo dentro cui i diritti civili non sempre hanno diritto di cittadinanza ma vengono disconosciuti e pubblicamente derisi.
Che poi la sinistra abbia dimenticato i diritti sociali è altrettanto vero ma non per questo si puo', come ha fatto Renzi, mettere in antitesi diritti civili e diritti sociali pena la sconfitta culturale e politica.
Ma le ultime dichiarazioni di Fontana sono addirittura piu' gravi, riportiamo quanto scritto in un post su Facebook Abroghiamo la legge Mancino, che in questi anni strani si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano
(https://www.repubblica.it/politica/2018/08/03/news/razzismo_fontana_legge_mancino-203291231/)
Come a scuola dovremmo analizzare parola per parola questa frase riportata da Repubblica. Chi sono i globalisti? A Genova scesero in piazza i No global repressi nella mattanza voluta dal Governo di allora che annoverava anche ministri della Lega. La sinistra radicale da sempre è no global, allora di cosa parla il Ministro Fontana?
Un paio di anni fa , sulle pagine di Libero, Paolo Becchi parlava della scomparsa di destra e sinistra sostituiti da sovranisti e globalisti, sulle pagine di varie giornali ormai si accusa la cosiddetta sinistra , in realtà il Pd, di essere diventata l'alfiere dell'Ue e della globalizzazione.
Una confusione costruita ad arte per impossessarsi dell'armamentario ideologico della sinistra verniciandolo di nero (ricordate Che Guevara a Casa Pound?), forti della distruzione sistemica operata dal Pd e dai suoi governi di banchieri.
Ma il ministro Fontana non apre la discussione su temi filosofici, attacca frontalmente la Legge Mancino in un momento storico in cui i rigurgiti razzisti si manifestano in cosiddette bravate, spedizioni punitive e iniziative contro migranti, perfino in barzellette dall'aria innocua ma di matrice xenofoba che inondano i social network e la memoria dei nostri cellulari. E i migranti colpiti sono spesso uomini e donne ben inseriti nel contesto sociale, lavoratori o studenti, non delinquenti abituali, questo sarebbe sufficiente a parlare di razzismo.
Chi scrive non pensa siano tanto le leggi dello stato a combattere costumi, luoghi comuni, abitudini diffuse che poi alimentano il razzismo 2.0 dei nostri giorni tra fake news e disinformazione imperante.
Ma in una epoca storica come la nostra la Legge Mancino andrebbe estesa contro i reati omofobici e mantenuta al suo posto contro l'odio razziale.
Ricordiamo la campagna di gruppi di estrema destra per la cancellazione della Legge Mancino, le loro idee non erano poi cosi' lontane da quelle del Ministro Fontana.
Dal 2014 la Lega propone un referendum per abrogare la Mancino (e da allora alle manifestazioni del Carroccio capita sovente di incontrare esponenti di estrema destra), la ritiene in contrasto con la libertà di espressione sancita dalla Costituzione Italiana.
Ma siamo certi che l'incitamento al razzismo e all'odio razziale siano espressione di libero pensiero?
Su questo nutriamo seri dubbi , vale dunque la pena di contrastare la nuova crociata del Ministro Fontana.
E, continuando di questo passo, a quando la riammissione del Partito Fascista?
FEDERICO da: Delegati e Lavoratori Indipendenti Pisa
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